La Parrocchia di San Vincenzo Ferreri nasce dallo smembramento di parte del territorio dipendente dalla Parrocchia Santa Maria della Scala (la Collegiata) di Moncalieri, voluto dal Card. Maurilio Fossati, arcivescovo di Torino, con il decreto del 5/7/1956.
La nuova chiesa che verrà eretta sostituirà la preesistente cappella, sita in Borgo Mercato di Moncalieri (mercato del bestiame), dedicata a San Vincenzo Ferreri, patrono degli edili, e avrà titolarità di Parrocchia a tutti gli effetti.
Eccone i confini, illustrati dal decreto:
“Partendo dal ponte sul fiume Po segue il corso del fiume Po fino al confine del Comune di Torino, ripiega seguendo il fiume Sangone fino al confine con il Comune di Nichelino, di qui segue il detto fiume fino al confine con il Comune di Candiolo e di La Loggia, comprendendo le borgate: Tagliaferro, Tetti Piatti, Barauda, Bg S. Maria, etc., di poi fino ad incontrarsi con il fiume Po fino al ponte ubicato sulla strada Torino-Asti, punto di partenza”.
Il suddetto decreto stabilisce infine che venga costruita una chiesa ed un’idonea casa parrocchiale e che vengano esortati i fedeli ad avvalersi di queste disposizioni, a far data dall’1 novembre 1956.
Poiché la popolazione (circa 12.000 persone) è in via di espansione sull’asse della Statale per strada Carignano, in accordo con il parroco don Domenico Fornelli, l’Opera Diocesana della Preservazione della Fede (Torino chiese) acquista l’area del Comm. Durio, proprietario della FNET (1956), mq. 6130.
Nel 1956-1957, l’Opera costruisce il salone parrocchiale (noto come Alfa 4) adibito per alcuni anni quale chiesa, la casa canonica e le aule, con l’aiuto di un contributo statale di Lire 15.000.000.
Nel 1971 inizia la costruzione della chiesa: per la vicinanza del Po si rende necessaria una solida palificazione. Progettista arch. Zaffiri; esecutore d’impresa Franco Borini. Costo dei lavori: Lire 134.805.000, in parte coperti da mutuo di Lire 100.000.000 dall’Opera Diocesana e dalla popolazione Lire 30.000.000. Dedicazione della chiesa il 17/12/1972. (cfr. libro “Siamo andati per chiese…” edito dall’Opera Diocesana Preservazione Fede, Torino 1995).
Nel frattempo in Borgata Santa Maria (nota come il Carborundum) sono sorte le case del Consorzio agrario e alcune fabbriche.
Il solerte Mons. Giuseppe Garneri ottiene in donazione dal Comune di Moncalieri una discreta area (mq. 4.000) e alcuni capannoni del Consorzio. Per anni non è stato possibile accettare la donazione. Si debbono attendere vent’anni per esercitare il diritto di usucapione ( 1991 ). Tutto finisce bene a favore della Parrocchia S. Vincenzo Ferreri.
Nel 1962 don Domenico Fornelli, primo parroco, ristruttura i capannoni, ricavando alcuni locali per la catechesi e per la sede delle ACLI. Viene costruito anche il salone –teatro “Cristallo”, per lungo tempo a servizio della cittadinanza.
Nel 1964 don Domenico vuole dotare la popolazione di un locale chiesa in borgata sullo stesso appezzamento di terreno su cui insiste una caserma. Il progetto è degli architetti Casalis e Lavini; l’esecuzione è del geometra Bruno Villata. La chiesa è dedicata alla Madonna della Divina Provvidenza.
(Fonte: sito della Parrocchia)