Il Santuario di Coronata sorge alla sommità dell’omonima collina, che domina la Valpolcevera, dalle alture fino al mare, da Sampierdarena, fino a Sestri Ponente.
Si può raggiungere: con i mezzi pubblici urbani (n. 62 da Sampierdarena e Cornigliano), in auto da Cornigliano e da Borzoli, a piedi percorrendo le creûse che convergono a raggiera sulla collina.
La chiesa, intitolata a S. Maria e S. Michele Arcangelo è parrocchiale dal 1485 ed è retta dai Canonici Regolari Lateranensi.
Il territorio parrocchiale in passato si estendeva da Sestri a tutta la piana di Campi e da Cornigliano a Borzoli. Nel secolo scorso, in concomitanza con l’industrializzazione del fondovalle (Campi, Cornigliano, Sestri) e alla conseguente costruzione di nuovi quartieri, alcune zone sono entrate a far parte delle parrocchie confinanti (Campi, Cornigliano e Borzoli).
Oggi la popolazione della parrocchia, di circa 1700 persone, abita, per la maggior parte, gli edifici che costeggiano via Coronata, costruiti negli anni cinquanta e sessanta, in quelli sulla collina, a nord della chiesa, risalenti agli anni sessanta (via Purgatorio e via Paradiso) e nella prima parte dell’antica via Boschetto che, dal grande piazzale panoramico scende fino all’Abbazia di S. Nicolò del Boschetto.
Nella zona Alle spalle del Santuario (lungo la via Monte Guano, nella “valletta S. Pietro”, sul versante verso Borzoli e su quello che arriva agli Erzelli), il paesaggio non è stato interessato dall’urbanizzazione: qui si trovano gli ultimi “contadini” di Coronata con i loro orti ben coltivati e ciò che rimane dei vigneti, che hanno prodotto e continuano a produrre il famoso ‹‹giancö de cönâ››, ricordato da molti autori, fra cui lo stesso Giustiniani (1535).
(Fonte: sito della Parrocchia)