Ormai sta diventando una tradizione, un classico, un must. Le coppie che si sposano fra le colline del Barolo amano farsi fare uno shooting fotografico proprio in quel luogo lì. Anche noi, con i nostri ritratti, ci vantiamo di aver contribuito ad accrescerne l’alone di fascino. È il Cedro delle Langhe.
Iniziamo da una delle nostre ultime foto qui, insieme a Raffaella e Marco!

La storia di questo albero imponente, maestoso, seducente, affonda le sue radici (è proprio il caso di dirlo!) ancor prima dell’Unione d’Italia. L’inizio coincide proprio con una giornata di festeggiamenti per un matrimonio.
Siamo nel 1856, le nozze sono tra due giovani discendenti di famiglie di ricchi possidenti. Questi sono Costanzo Falletti di Rodello ed Eulalia Della Chiesa di Cervignasco, discendenti degli attuali beneficiari Cordero di Montezemolo. Nel giorno della loro unione piantano un Cedro del Libano a ricordo delle loro nozze e come simbolo del loro amore per la terra.
Costanzo ed Eulalia desiderano che questo amore per la terra resti per sempre radicato nell’animo dei loro discendenti. Quest’albero, destinato a crescere maestoso e longevo sulla collina più alta della zona, è ben visibile a ricordarlo.
Rita & Luca – Foto di Stefano Serra
Il Cedro del Libano è simbolo di amore solido, eterno, immortale.
Per questo, molte coppie che si sposano nelle Langhe amano fermarsi in questo luogo affascinante.
Le fronde molto basse avvolgono gli sposi in un abbraccio. Le radici nodose fanno immaginare intrecci in grandi profondità. La vista, dalla sommità del colle, si perde fra le linee morbide delle campagne, le geometrie dei vigneti, i filari delle coltivazioni di uve Nebbiolo che produrranno i vini più buoni del mondo. Se pensiamo al vino Barolo, frutto dell’amore di tanti coltivatori per questa terra, allora questo Cedro è stato davvero di buon auspicio.
Adoriamo fotografare qui le coppie durante l'”ora blu”. È quel momento in cui il sole è da poco sceso sotto l’orizzonte, lasciando una romantica sfumatura serale nel colore del cielo. Un gioco di flash a illuminare il robusto tronco, e il bacio degli sposi diventa un attimo eterno che rubiamo da lontano.

Ma anche poco prima del tramonto, è bello sfruttare le fronde rigogliose e il sole serale per morbidissimi controluce. Mentre le ombre si allungano, si allunga anche lo sguardo sulle colline del Barolo. È un paesaggio vitivinicolo e culturale splendido, dichiarato Patrimonio Unesco.
Siamo in una frazione di La Morra, sul colle chiamato Monfalletto (dall’antico Mons Fallettorum, poi Mont Falet). Da qui si domina tutta la zona di coltivazione delle uve Nebbiolo, e da ogni punto della zona si riesce a scorgere questo albero meraviglioso.
Il Cedro delle Langhe è un luogo magico.
I raggi inclinati del sole, le carezze di luce autunnale, le sfumature del crepuscolo ne esaltano il fascino e l’incanto.
Anna & Stefano – Foto di Davide Dusnasco
Chiedendo l’autorizzazione per scattare i ritratti all’interno del recinto, le foto riusciranno ancora più “pulite”. Se vi avvicinate al tronco imponente e guardate bene la corteccia, trovate i segni della scarica di un fulmine. Quest’albero è sopravvissuto anche a questo! Tutto ciò non fa che accrescerne il valore simbolico.
Il Cedro delle Langhe, monumento antico e beneaugurante nato due secoli fa, è uno degli scorci più suggestivi delle campagne cuneesi. Ed è il luogo perfetto per una promessa d’amore forte e rigoglioso!
